Lo Stronzario n°2: L'armata delle shipper

L’altro giorno ho letto una frase di questo tipo in una discussione sul forum di un archivio: “a me quelle che shippano il paring BlaBla stanno sulle palle, sono tutte cretine”. E giù palate di assensi, applausi e standing ovation. Poi arriva una che guarda caso shippa quel pairing lì, risponde che le imbecilli sono quelle che shippano l’altro pairing acclamato in quel fandom e scatta il flame generico. Giù mazzate, cazzotti e insulti a tappeto.

[Ho dedotto, riflettendo su me stessa uno o due anni fa, che questo passaggio necessiti di una traduzione in italiano corrente a beneficio di quelle persone che ancora lo parlano e leggono: in pratica, c’è questa consuetudine alle risse telematiche tra la gente che scrive/preferisce una determinata coppia di personaggi e gente che ne preferisce un’altra – meglio ancora se c’è un personaggio conteso comune alle due coppie. L’intelligenza della cosa si commenta da sé, ma allora io qua che ci starei a fare?]

Lo premetto, io certi pairing non li reggo. Penso succeda a tutti. Qualcuno non mi tange, qualcuno è composto da personaggi che mi stanno sulle scatole in modo indicibile, qualcuno mi fa un po’ schifo e basta, qualcuno è che di base io quel personaggio lì ce lo vedo tanto bene con qualcun altro e allora niente, non mi va di leggere di quella coppia. Già a prescindere questa è una scemata perché raramente la qualità di una buona – come di una cattiva – storia dipende da chi sono i protagonisti della love story che viene trattata, senza contare le storie sempre più rare in cui il pairing comunque grazie al cielo non è l’oggetto principale della narrazione. Comunque va beh, questo è un altro discorso. Di fatto sono un po’ cretina anche io, nessuno è perfetto, questa cosa dei pairing un po’ la subisco.

Ora io, dal basso della mia semplicità e del mio pressapochismo un po’ naif, in questi casi in cui il pairing dichiarato non mi piace, sapete che faccio? Una cosa fuori dal normale, mi sa, neolitica: non leggo la fanfiction.

E basta. Non scaglio missili terra-aria, non creo cori da stadio e giornate anti-pairing, non sputo nemmeno sulla tastiera del pc: cambio pagina e leggo un’altra storia. Guarda che son poi strana forte. Sono così strana che mi spingerò addirittura oltre e vi porrò uno sfacciato quesito.

Grave perplessità!

Ma, ditemi, o somme reginette della guerra tra accoppiate, sostenitrici accanite di due persone che non esistono contro altre due persone che continuano a non esistere, ma non vi capita mai, nemmeno per sbaglio, magari la notte mentre vi state addormentando e non avete digerito bene la pastiera napoletana, di sentirvi un tantino deficienti? Non avete veramente niente, ma niente da fare a parte incazzarvi le une con le altre per la difesa e l’offesa di pairing immaginari che con ogni probabilità, in tutti i casi, non sono nemmeno canon?

A me questa cosa sbigottisce. Ogni tanto mi trovo davanti a discussioni di pagine e pagine in cui la gente si manda a fare in culo per una questione di pairing. Io prima avevo l’abitudine di chiedermi chi glielo fa fare a uno di incazzarsi al volante della macchina quando quello davanti non scatta veloce veloce allo scoccare del verde semaforico, ma qui siamo a tutt’altro livello di demenza precoce. Chapeau. Io sì, mi incazzo per delle idiozie, tipo quando la gente mi finisce la carta igienica senza cambiare il rotolo lasciandomi lì in bella vista il cadavere di cartoncino, oppure quando l’autobus passa mentre sta piovendo a dirotto e io sono a quaranta metri dalla fermata, che a pensarci non sono cose gravi e potrei risparmiare i nervi, ma non mi è mai passato per l’anticamera del cervello di consumare energie incacchiandomi perché c’è gente che si ostina a shippare Snarry nonostante l’evidente – per me - cattivo gusto della scelta.

Non le leggo. Bon. Al massimo faccio due battutine in privato con le mie amykette senza disturbare nessuno. Voglio dire, col livello di odio ingiustificato che già ha raggiunto la nostra specie, vi sembra veramente il caso di peggiorare le cose? Poi mi dici “i Maya sparavano minchiate”. Non lo so, guarda. Di questo passo è un attimo prima che qualche decerebrato faccia saltare in aria il pianeta perché gli fa schifo il telegiornale che guarda il suo vicino di casa.

Poi mi piacciono quelli che su Facebook ti sommergono di link, fotine e papiri per spiegare come mai il loro pairing è fichissimo e quell’altro così brutto e cattivo che i suoi sostenitori andrebbero tutti lapidati al palazzetto dello sport in una domenica di tormenta. Che io, se permettete, la domenica ho cose migliori da fare, tipo stare semisvenuta sul divano o ingozzarmi di cornetti e cappuccino sul balcone o sul letto fino ad avere crisi di vomito. Tanto più se c’è una tormenta.

Stella? Tesoro di mammà tua? Te la posso dire una cosa? Sembri una ritardata. Datti pace, esiste qualcuno che preferisce un altro pairing. Non mi sembra una cosa di eccessiva importanza, guarda, anzi: tu hai i tuoi lettori, lei i suoi. Non ve li sgraffignate neanche a vicenda. Ti rode perché il suo pairing ha più lettori? Fattene una ragione. Tanto non le farai cambiare idea, e nemmeno a loro. Sicuramente, poi, non gliela farai cambiare sfrantecando i maroni a destra e a manca alla gente nel ribadire all’infinito che in quella scena si capiva chiaramente che… No, cara. Non si capiva. L’hai capito tu. Non c’è niente di male, sai? Io per esempio sono tuttora convinta che ci fosse un ampio sottotesto omosessuale in Seta di Baricco e nessuno mi leverà mai quest’idea dalla testa, anche se probabilmente lo stesso autore mi farebbe ricoverare d’urgenza alla neurodeliri se mai glielo spiegassi.

La domanda che mi pongo però è: da dove nasce questa cosa? Tutti hanno dei gusti, diversi ovviamente, e meno male. Io per esempio non sopporto i carciofi crudi, ma non avevo ancora pensato di fucilare mio fratello che invece li mangia di gusto. Dovrei cominciare a progettare l’atto, invece, anche se ormai il fratricidio è fin troppo mainstream. Ma poi, mica son due frasette buttate lì. No, no, ci sono interi Manifesti del pairing X che neanche Marinetti dopo una sbronza di Montenegro, con tanto di antico vaso e tutto. Intere raccolte de “i centoventi motivi per shippare BlaBla” e addirittura, questa l’ho vista nel fandom anglofono – che sì, sarà molto più ampio del nostro e partorirà anche cose tanto migliori, ma raggiunge anche vette di isteria inaudite – i centouno motivi per NON shippare BlaBlo. Praticamente l’opera omnia di una che di base ha deciso di investire la totalità del suo tempo libero in denigrazioni a danno di gente immaginaria. Poi uno va a guardare i commenti a queste perle e si chiede se il Pianeta delle Scimmie fosse davvero quel gran postaccio.

La cosa migliore che posso dire per sintetizzare il mio pensiero è una citazione di un’anonima che tale vuole rimanere: “non so, io quando non ho niente da fare mi levo i peli dalle ascelle oppure mi preparo un tiramisù sorseggiando Marsala. Dici che sono strana?”