martedì 30 novembre 2010

In attesa


Sto letteralmente sbavando in attesa del venerdì. Come un cane davanti alla ciotola dei croccantini.
Fate arrivare venerdì, vi supplico!

domenica 28 novembre 2010

Untitled is a good title


La voglia di scrivere di acchiappa nei momenti più strani. È un po' come la voglia di fare la cacca, perché all'inizio è insistente, fastidiosa, ti prende la pancia e ti distrae, non riesci a pensare che a quello, a quanto ti sentiresti meglio dopo, e tutte le idee ti ronzano in testa senza un ordine preciso, e tutto ruota attorno quella consapevolezza che poi, se riesci a farlo, se riesci a buttare giù qualcosa, qualsiasi cosa, ecco. Allora arriverà il sollievo.







lunedì 22 novembre 2010

Except you, love


«Dopo tutto», scrocco

Per ora è online solo il prologo. L'ho letto e l'ho adorato. Mi sembrava il minimo condividere questa cosa bella anche con voi, miei piccoli lettori.

Anch'io


«Sentivo la mia mancanza di talento come se internamente indossassi abiti da quattro soldi. Ma, mio Dio, quanto volevo imparare, migliorare.»



domenica 21 novembre 2010

Il futuro davanti a noi

Stan Laurel & Oliver Hardy in Liberty (1929, dir. Leo McCarey)

Nerd fino al midollo

Il mio acquisto della settimana.
(sto sorridendo da orecchio a orecchio)

giovedì 18 novembre 2010

Un paio di notizie da un nichelino.



La prima riguarda Athanor. Sono entrata in una specie di crisi mistica che mi impone di riscriverlo da capo. (ta-ta-ta-taaan)
Tale crisi mistica si trova anche sotto il nome di "è passato un anno da quando ho scritto il primo capitolo, ora il mio stile è maturato (almeno) un po' e la storia non mi soddisfa più". "Crisi mistica" è più corto e più d'effetto, no?
Beh, comunque le cose stanno davvero così. Intendiamoci, non è che non mi piaccia in assoluto quello che ho scritto, eh. Ho un ego ipertrofico, fatto di budino al cioccolato e sbuffi di panna, che rotola sul pavimento del mio cervello emettendo gorgoglii e agitando le braccine, vi assicuro che mi piace sempre parecchio quello che scrivo. È solo che, ora come ora, so di potere fare di meglio.
«È solo una fanfiction, chettifrega se la pubblichi così e così?» Eh, mi frega.
Sarà che, come dice l'uomo della mia vita, me la prendo sempre troppo a cuore per sciocchezze.
Sarà che, non so, sono dell'idea che "scrivere" significhi "trasmettere qualcosa che rimanga", e l'idea di aver trasmesso una cosa mediocre, o non al massimo delle mie capacità, mi manda in bestia.
Sarà che voi, cari lettori, mi avete sempre regalato così tanto affetto, così tante belle parole, che mi sembra il minimo almeno provare a ricambiarvi con un lavoro di qualità.
Sarà un po' tutte queste cose e un po' il prurito che ultimamente mi fa pizzicare le mani dalla voglia di scrivere. Athanor mi sembra un buon punto di partenza, in un certo senso.
Quindi, niente. Nei prossimi giorni, quando avrò finito di scrivere il nuovo Athanor (Athanor 2.0, lol), cancellerò i vecchi capitoli e ricomincerò a pubblicare da capo. Credo, spero, che la nuova versione vi piaccia di più.

La seconda notizia riguarda sempre la scrittura, in un certo senso. Beh, in tutti i sensi. Ho visto che su efp Erika ha inserito la possibilità di rispondere direttamente alle recensioni. La trovo un'idea molto intelligente e comoda, quindi credo che d'ora in poi sfrutterò quella funzione lì e non pasticcerò più goffe risposte sul blog, così da non rimbalzarvi in duemila indirizzi solo per leggere i miei goffissimi ringraziamenti.

Il blog rimane? Sì. Mi sto imponendo di sfruttarlo di più, perché è un buon esercizio. Devo cercare di scrivere qualcosa ogni giorno, e avere una specie di "scadenza" mi aiuta a essere meno, beh, me. La solita procrastinatrice che sono.
Ho un sacco di sciocchezze di cui blaterare, non vi preoccupate, e se avete voglia e tempo di darci un'occhiata, beh, siete sempre i benvenuti. Ci prendiamo un bel tè e biscotti. Tè per voi, caffellatte per me, ché il tè non mi piace. Eh, che vi devo dire? Questione di gusti. Però i biscotti ce li spartiamo.

Buster Keaton and the doll

lunedì 15 novembre 2010

Vasilissa la Bella

Una fiaba della mia infanzia. L'artista è mia sorella :)

È tipo una vita che


non aggiorno. E vabbè, fin lì c'eravate arrivati tutti. Ma sapete com'è, no? Gli impegni sono come le ciliege: se mangi i noccioli poi li caghi. Oh no?

Comunque, niente, visto che mi era venuta voglia di sbatacchiare un po' i diti sulla tastiera eccomi qua, a borbottare di fronte a un pubblico immaginario. Che poi tanto immaginario non è, visto che, sorpresa sorpresa, ancora qualcuno che mi legge c'è! Quindi in un certo senso è come chiacchierare con un vecchio amico, al solito bar, bevendo la solita cosa. Qualcosa di solito e di caldo, per favore, che qui da me si gela.

Comincerò a correggere un po' di racconti, così, per riprendere un po' la mano e fare pace con i miei soliti personaggi. Intanto qualcosa si muove. Speriamo che non sia un ragno.

Edna Tichenor, “Arachnida, the Human Spider,” in Tod Browning’s The Show (1927)