lunedì 9 gennaio 2012

1Q84 e il nipponico che ti prende per i fondelli

Dati i numerosi viaggi in treno del periodo, sto smaltendo un po' alla volta l'ultimo (credo. Scrive ad un ritmo impressionante) libro di Murakami Haruki, 1Q84.* Per ora mi rendo conto del perché si dice che il tempo giapponese e quello occidentale non siano la stessa cosa. Intanto, ti smarrisci un pochino per la mancanza di climax e anticlimax. In secondo luogo, ogni singolo passaggio sarà spiegato una prima volta, poi spiegato una seconda volta ma da una angolazione leggermente diversa, poi una terza per assicurarsi che tu abbia colto proprio tutto tutto. I fili si incastreranno mettendoci il loro tempo, di solito una trentina di capitoli. Nel mezzo, qualche infodump evitabile.
Insomma, non capisco se sto leggendo un libro molto interessante o se il signor Murakami mi sta prendendo per il culo.
Lo so che a volte è contemplando a lungo e in silenzio che si scopre il vero significato delle cose. Lo so che noi puntiamo alla meta, mentre loro si godono il cammino. So che sono viziata dal ritmo cinematografico americano e non mi godo le mille sfaccettature del reale.
Ma il grezzo occidentale che è in me capisce molto Indy.




*Finito il libro, conto di fare una recensione seria.

2 commenti:

Nefene e Acardia17 ha detto...

Aspetto il tuo parere :) Sono molto curiosa!
A me è piaciuto, con riserve sull'infodump non necessario, sì XD

[E io sono una viziata del cinema europeo mooolto più che di quello americano, mentre quello orientale mi stranisce - contemplativo, ok, ma a volte il mio sopracciglio si solleva fino a perdersi nell'attaccatura dei capelli XD]

[nefene]

ArcadySara ha detto...

Ti appoggio: anche io capisco molto bene Indy :D
Ma che vuoi farci, sono occidentalmente impaziente.
Murakami mi sono sempre rifiutata di leggerlo, sono più da Palahniuk,io.
Però c'è da dire che bisognerebbe provare per giudicare, quindi un Urrà per te, che ci provi! XD