mercoledì 22 agosto 2012

La cagna maledetta

SIGLA!





Ah, i piccoli paesi. Quelli dove nugoli di vecchie pettegole ronzano intorno al marciapiede e se passi di lì smettono di parlare e ti fissano o se passi con la macchina smettono di parlare e guardano dentro per vedere chi sei. Quelle che sanno tutto di tutti, e chi è morto e chi si è sposato e chi mette le corna a chi e anche cos'ha mangiato a colazione prima di cornificare quello che si è sposato e poi è morto, che tragedia, signora mia.

Facebook è uguale.

Dei pettegoli si dice che non abbiano niente di meglio da fare che parlare della vita degli altri. E di quelli che dopo aver letto 50 sfumature di grigio si sentono in dovere di comunicare al mondo quanto fa schifo e non parlano d'altro per settimane? Cosa diavolo e quanto poco  leggono per sentirsi per sul serio umiliati e offesi da un libro del genere? 

È un fenomeno curioso e ciclico. Ogni tot, qualche cagna maledetta pubblica un libro e il libro fa cagare, ma viene pubblicizzato come se non ci fosse un domani. L'altro ieri era Federico Moccia, ieri era Fabio Volo, adesso arriva la E.L. James. Questi lettori della domenica annusano la cagna maledetta da chilometri e ogni volta è come se fosse la prima.

Ah vergogna. Ah indignazione. Ah sacrilegio. Che tragedia, signora mia, hanno pubblicato un brutto libro. Se ne rendo conto? Ma mica brutto come tutti, più brutto degli altri, glielo dico io signora mia, che leggo un sacco, proprio ieri ho finito la saga di Harry Potter.

E Facebook impazzisce, e durante la notte, come funghetti velenosi, spuntano gruppi indignati che "spiegano perché 50 sfumature di grigio è un brutto libro" e pubblicano stamp e sottolineano le peggio frasi, e oh oh oh, questo tipo di brutto non si era mai visto, santo cielo, caspita, mamma mia, meno male che ci sono io a farlo notare.



Per carità, ognuno ha diritto a divertirsi come preferisce. E può divertirsi prendendo in giro 50 sfumature di grigio, qualsiasi libro a caso di Fabio Volo, qualsiasi libro a caso di Federico Moccia, qualsiasi libro a caso di Nicholas Sparks and so on. Ciò che mi lascia perplessa è la serietà con cui questi cosiddetti lettori attaccano in branco le cagne maledette. Che sono indiscutibilmente cagne maledette, per carità. Ma, quindi? Se hai letto più tre libri, quest'anno, sai che è uscito di meglio e che è uscito di peggio. Sai come funziona il mercato editoriale e la pubblicità e il sistema del "bene o male purché se ne parli". Sai che se davvero ci tieni a far passare il messaggio "gente, c'è di meglio in giro, non leggete 'ste cagate" è mille volte più utile mettersi a proporre ciò che c'è di meglio in giro, piuttosto che mettersi a sparare sulla croce rossa.

È facile e comodo prendersela con libri come 50 sfumature di grigio. È così evidentemente brutto, non puoi sbagliare. Potresti anche sparare alla cieca, non leggero e avere comunque ragione, e fare la figura di quello che ha capito tutto della vita. Un modo facile ed economico per darsi una lustratina all'ego. 

Creare un gruppo anti-Libro A Caso Brutto Come La Fame è un modo come un altro per "cantarsele e suonarsele" da soli. Si iscriveranno al gruppo - o leggeranno la recensione al vetriolo o commenteranno lo status su Facebook - solo persone che sono già d'accordo al 100% con la vostra opinione. Oh che brutto libro, oh che bello riderci su, oh come siamo intelligenti e superiori noi che leggiamo altre cose molto più fini e intellettualmente elevante, signora mia. Utile come lavare la macchina quando piove, insomma. La gente che legge e apprezza, o comunque non disprezza, il libro in questione non cambierà certo opinione perché voi dite che è brutto. Continuerà a leggere e ad apprezzare questo tipo di libri, che continueranno a venire pubblicati, da questa o da quest'altra cagna maledetta, perché ci sono persone che lo comprano e se ne strafotto allegramente - e posso dire giustamente - della vostra opinione.


Il che non vuol dire che non si ha il diritto di dire la propria opinione, ci mancherebbe altro. Sono solo sorpresa dal modo in cui si sceglie di esprimerla.

In cose del genere, onestamente, non ci vedo altra utilità che quella di sbandierare al mondo "oddio, quanto sono intelligente, non leggo Fabio Volo!" Immaginatevi pure la cagna maledetta della situazione che vi ignora mentre si sventola con un ventaglio di banconote mentre firma autografi alle fan con i piedi.





Detto questo, volete leggere un bel libro? Be my guest. Consigli random! (E se ne avete qualcuno da consigliare a me, pleeeease, fatelo!)


























1 commento:

Parole nel Cassetto ha detto...

E ci voleva proprio *bacio in fronte*