domenica 16 dicembre 2012

Lo Stronzario n°4: Flame pioggia di sangue




Il flame, questo sconosciuto. Ma anche no, purtroppo.
Ultimamente, di flame ce ne sono stati un bel po’. Tutti invariabilmente ridicoli, ma è un po’ un binomio inscindibile, tipo Cip e Ciop, il cacio e i maccheroni, Batman e Robin o Vianello e la Mondaini. Se è flame, tendenzialmente è idiota.
Io me lo ricordo – con orrore -, una volta pure io sono stata protagonista di un flame anche se non avevo capito cosa stava succedendo esattamente. Lo so che raccontata così sembra una cosa da demenza profonda e infatti la è ma, insomma, avevo partecipato a un contest con una mia fanfiction e avevo ricevuto un giudizio bruttarello, che di per sé non era una cosa grave, ma si sono incazzati un po’ tutti quindi già che c’ero mi sono inalberata anche io. Avevo persino vinto un Fail di Owasa – e quindi sono stata molto triste quando ho scoperto che Owasa in realtà non esisteva e che dietro questo nome si celava gente molto meno dura e pura. Se non state capendo di cosa parlo, non importa: non vi siete persi nulla di avvincente. Comunque, per dire, il flame capita. Un po’ come i brufoli la mattina di un appuntamento importante.

domenica 4 novembre 2012

Lo Stronzario n°3: Scream (chi legge muore)


Oggi mi sento ganza. Mi sento proprio una gran bona. Sarà che sono soddisfatta di una shot inutile che ho scritto, sarà che ho comprato un cuscino divinamente bello, sarà che ho finalmente dormito per più di cinque ore consecutive. Comunque sia, oggi sento di avere abbastanza autostima per parlare di un problema che, siamo onesti e modesti, non mi tocca neanche così tanto da vicino.
Per appropinquarci al dunque, parliamo intanto di introduzioni. Voi superate, mettiamo, lo scoglio spesso insormontabile della presentazione – ma già ne abbiamo accennato, giusto? - e aprite una fanfiction a rischio della vostra incolumità. Qui, prima dell’inizio della storia vera e propria, l’autore/ice ha speso qualche riga per introdurre la sua opera. Riga che a volte, nella fattispecie, assomiglia pericolosamente a quanto segue: “Ecco la mia storia, può darsi che ci siano errori perché non ho avuto tempo/voglia/cazzi di correggere.”
Questa roba qui è il moderno “apriti sesamo” del ficmondo. È la formula magica che dà via libera a qualunque porcheria possiate concepire, anzi, probabilmente alcune non le potete concepire proprio e resterete lì, sbigottiti, cercando di decifrare aberrazioni che voi umani non potete neanche immaginare con la stessa faccia sconcertata che doveva avere Belzoni quando si imbatté nella Stele di Paser con i suoi geroglifici a parole crociate.

domenica 21 ottobre 2012

Lo Stronzario n°2: L'armata delle shipper















L’altro giorno ho letto una frase di questo tipo in una discussione sul forum di un archivio: “a me quelle che shippano il paring BlaBla stanno sulle palle, sono tutte cretine”. E giù palate di assensi, applausi e standing ovation. Poi arriva una che guarda caso shippa quel pairing lì, risponde che le imbecilli sono quelle che shippano l’altro pairing acclamato in quel fandom e scatta il flame generico. Giù mazzate, cazzotti e insulti a tappeto.
[Ho dedotto, riflettendo su me stessa uno o due anni fa, che questo passaggio necessiti di una traduzione in italiano corrente a beneficio di quelle persone che ancora lo parlano e leggono: in pratica, c’è questa consuetudine alle risse telematiche tra la gente che scrive/preferisce una determinata coppia di personaggi e gente che ne preferisce un’altra – meglio ancora se c’è un personaggio conteso comune alle due coppie. L’intelligenza della cosa si commenta da sé, ma allora io qua che ci starei a fare?]

venerdì 19 ottobre 2012

Anche l'occhio vuole la sua parte

SIGLA!




Ci sono tanti modi per turbare un fanwriter alle prime armi e nessuno lo sa meglio dei grammar nazi! Punteggiatura e Mary Sue a parte, ho notato che ultimamente va un sacco di moda la storia dell'impaginazione, roba che neanche i capo redattori col dente più avvelenato.

Vediamo di chiarire un po' le idee a quelli che, presi molto ma molto male, ci tengono a mettere il vestito della domenica alla loro fanfiction. Il che è legittimo, eh. Per carità.

(Ma sarà mica un post serio? Lo sarà?)

Spesso




Ti capita mai di iniziare a leggere una fanfiction e fare tipo










thanks tumblr.

martedì 9 ottobre 2012

Emmett "Doc" Brown e la misteriosa arte dell'introdurre flashback

SIGLA!


Guardiamo in faccia alla realtà: non tutti possediamo stilose DeLorean/macchine del tempo con cui fare avanti e indietro dal futuro al passato, dal passato al presente, e via di nuovo al futuro. Alcuni di noi devono gestirsi i flashback un po' alla vecchia maniera. Ma, grande Giove, c'è modo e modo per farlo. Meno male che l'altro giorno ero fuori a pranzo con Doc, volevo dire, il professor Emmett Brown, e lui mi ha un po' chiarito le idee in materia di viaggi nel tempo.

domenica 7 ottobre 2012

Lo Stronzario n°1: Non aprite quella fic















Io c’ho talvolta questo problema grandissimo con le presentazioni delle fanfiction negli archivi; sì, quelle tre-quattro righine di introduzione che, in linea del tutto teorica, dovrebbero invogliare me lettore a cliccare sul titolo e aprire la fanfiction per leggerla.
In realtà questa è una cosa che proprio, ogni tanto, mi sprofonda in dubbi amletici, perplessità e smadonnamenti. Che poi lo so, che il riassunto non vuol dire, e io sono la prima che scrive di quelle presentazioni che provocano rivolgimenti intestinali, ma c’è una cosa che non mi è chiara. Ed è che non capisco proprio come mai alla gente viene così spontaneo scrivere delle robe nella presentazione che tu, lettore, alla parola due già sai che quella fanfiction lì non la aprirai MAI, neanche sotto minaccia di morte tramite amputazione degli organi genitali.
A parte che, e dai. Seriamente. L’ho capito che l’analfabetismo spopola ed è il trend del momento, però santissimo cielo, la presentazione sono poi cosa, in media una cinquantina di parole? E rileggile, misericordia. Controlla che non ti siano usciti dei mostri che su tre righe ci sono quattro aborti grammaticali e il nome del personaggio principale scritto sbagliato, che poi io – ma non solo io – leggo e sono lì con la lacrimuccia a strombettare il naso nel kleenex e chiedermi perché non mi trovo un hobby più sano, tipo il ricamo punto croce o, ancor meglio, i tornei di Twister alcolico. Che male che vada mi slogo una caviglia e finisce lì.

venerdì 5 ottobre 2012

Lo Stronzario n° 0


Lo Stronzario è una nuova rubrica approdata fresca fresca su Kukizilla come un branzino guasto sul banco del pesce, quello che lo vedi che ha l’occhietto infossato e non è più tanto buono, ma lo compri lo stesso perché costa meno. Lo Stronzario sarà sempre scritto da me, suni, e comparirà sul blog una volta ogni due settimane, a partire da questa domenica, con l’unico scopo di sottoporvi una mia riflessione su argomenti perfettamente casuali legati al mondo delle fanfiction, in toni ironici, non troppo politicamente corretti ed eventualmente talvolta poco educati. Per questo motivo, e anche perché sono paracula, voglio precisare fin d’ora che l’amministrazione di Kukizilla non è in nessun modo da ritenersi responsabile dei contenuti dello Stronzario, se non in misura infinitesimale per la totale incoscienza dimostrata nel lasciarmi carta bianca.
Se mai i futuri articoli dello Stronzario per qualche motivo vi offendessero dovevate pensarci prima di comportarvi discutibilmente mi dispiace, ma preciso che in nessun modo quello che scriverò va inteso come offesa o giudizio personale. Si tratta di puro e semplice sarcasmo su quel che vedo intorno a me e che mi lascia perplessa. Come recita l’occhiello, questi articoli sono i miei facepalm.
Con questo, vi auguro buona lettura e buon proseguimento.

mercoledì 19 settembre 2012

Concorso per racconti originali: I Grandi Magazzini dell'Ispirazione


Scadenza I fase: 28 settembre 2012
L’Associazione Culturale Parole nel Cassetto è lieta di presentare

I Grandi Magazzini dell’Ispirazione

I^ edizione
Concorso di scrittura creativa

Venghino venghino, scrittrici e scrittori! Apre oggi i battenti l’unico, il fantastico, ma che dico?, l’inimitabile Supermercato dell’Ispirazione!

A prezzi convenienti e mai visti oggi avrete la possibilità di acquistare alcune delle primizie ispiratorie che hanno nutrito il talento di tanti altri Premi Nobel della Letteratura prima di voi! Siete pronti a mettere la prova il vostro talento a botte di shopping sfrenato?

lunedì 17 settembre 2012

Corso di scrittura creativa a Melegnano!

Incredibile!


Ragazzi, l'associazione culturale Parole nel Cassetto ha organizzato, in collaborazione con lo Spazio Milk di Melegnano, un corso di scrittura creativa! L'occasione è ghiotta, perché sono 12 incontri in orario serale per soli € 101,81! Il laboratorio si definisce tale mica per niente: a un'interessante parte teorica seguirà ovviamente una parte pratica che vi terrà molto impegnati, poco ma sicuro. Che aspettate a iscrivervi? Per maggiori informazioni, visitate il blog dell'associazione! Per iscrivervi, trovate tutte le indicazioni sul sito dello Spazio Milk. Per tutto il resto, contattateci all'indirizzo info@parolenelcassetto.net

Vi aspettiamo numerosi!


Alcune novità e un invito

Che periodo, signora mia, che periodo! La vostra Kuki ne ha combinate di cotte e di crude. Dopo aver salvato il mondo da un disastro nucleare - non mi meraviglierei se non sapeste nulla, visto che era una missione top secret - e aver sventato una minaccia terroristica extraterrestre, mi sono dedicata un po' alle faccende davvero importanti, e ho detto al presidente, "Sorry Obama, ho un'associazione culturale da mandare avanti, tenga in caldo la medaglia, vengo a ritirarla poi."

Detto questo, niente paura. Non ho mica intenzione di abbandonare il nostro piccolo angolino chiacchieroso, che credete! Anzi, ho in serbo per voi lettori del mio cuore delle interessanti novità.

Il blog d'ora in poi si occuperà esclusivamente di fanfiction. Articoli di scrittura creativa, recensioni, segnalazioni, interviste, curiosità e spigolature, e chi più ne ha più ne metta. Le pubblicazioni saranno più regolari, anche perché d'ora in avanti, oltre al nostro amato Parker, mi avvarrò di altri brillanti collaboratori (che ovviamente verranno lautamente pagati come il buon vecchio Parker, perché la mia è una redazione seria, mica pizza e fichi).

Quindi, oltre alla solita pacca sulle spalle al buon Parker, diamo il benvenuto a una vecchia conoscenza, appena uscita dalla foresta (diamole un attimo per mutarsi in un'affascinante lupa grigia): Jakefan! Con una squadra così, insomma, uno che può chiedere di più dalla vita?

Ma ora un'interessante proposta:





Vi piacerebbe collaborare con il blog? La stagione delle assunzioni è aperta! Siamo alla ricerca di articolisti, di recensori, di illustratori, di vignettisti e di rubriche interessanti. E la persona che cerchiamo potresti essere tu. Le collaborazioni possono essere durature od occasionali.

Articoli

Questo blog si occupa di scrittura creativa, nell'ottica delle fanfiction, e del mondo delle fanfiction in generale. Hai scritto un articolo a riguardo, o credi di avere la stoffa per pubblicare periodicamente su questo blog? Mandaci un articolo di prova, della lunghezza massima di quattro fogli word (Times New Roman 12, senza interlinea), e vediamo cosa sai fare.

Recensioni

Le fanfiction sono la tua passione e hai occhio per la qualità? Diventa recensore sul nostro blog! Pubblica qui le tue recensioni e le tue segnalazioni, darai visibilità alle storie che meritano e intanto, perché no, avrai l'occasione di parlare più in generale di come si scrive bene una fanfiction. Se sei interessato, mandati una recensione di prova, della lunghezza massima di due fogli word (Times New Roman 12, senza interlinea). 

*Non sarebbe male nemmeno qualcuno che si occupi delle segnalazioni: post brevi, che riassumono tre o quattro storie (magari legate da un tema o da un fandom comune) o concorsi o iniziative, in modo che la gente sia sempre informata.

Rubriche

Hai una bella idea per una rubrica? Proponicela!

Vignette e illustrazioni

Te la cavi col disegno, e ti piacerebbe disegnare vignette sul mondo delle fanfiction o fanart per il nostro blog? Inviaci i tuoi lavori!

Altro?

Vi viene in mente altro da proporci? Come siete creativi. Proponetecelo! 

Requisiti

Non vi chiediamo molto, se non una buona conoscenza della lingua italiana (per evitare di dover ogni volta rivedere gli articoli alla caccia di errori) e, nel caso voleste collaborare con noi in maniera duratura, di prendervi l'impegno in maniera seria. Non vi chiediamo salti mortali, ma se ci mettiamo d'accordo per pubblicare una nuova puntata della rubrica ogni, non so, quindici giorni, l'ideale sarebbe mantenere l'impegno (ovviamente fatti salvi casi particolari come: esami, compiti in classe e impegni improrogabili nella real life, che sono sicuramente più importanti).


Tutte le proposte di collaborazione devono essere inviate all'indirizzo kukiness11@gmail.com; non c'è scadenza. I file devono essere inviati in allegato in formato .doc o in formato .odt. Nel corpo della mail scrivete quello che volete (possibilmente complimenti leziosi per ingraziarvi la sottoscritta), ma l'ideale sarebbe allegare dei soldi per corromperci. 





    

venerdì 14 settembre 2012

Parole nel Cassetto: I sudori freddi e la punteggiatura

Ciao lettori! Come la va? Qui tutto bene. Tra due giorni è il mio compleanno e sono qui a contare rughe e capelli bianchi, come ogni donna priva di stress ha il diritto di fare nei giorni che precedono suoi venti e passa anni.

Vi lascio con una segnalazione. Per chi ha dubbi più o meno seri sulla punteggiatura: una riflessione un esercizio.


martedì 4 settembre 2012

Parole nel Cassetto: Le Regole che ci piacciono: Tuttigusti + 1!

Nuova rubrica, dedicata alle "regole" di scrittura creativa dei grandi autori moderni e contemporanei! In modo da poterci ragionare insieme, discutere, sorridere, e magari, chissà, lasciarci anche un po' ispirare.



lunedì 3 settembre 2012

Parole nel Cassetto - The end is nigh


Lettori! È cominciato settembre, che è il mio mese preferito perché compio gli anni io. Ho scritto un articoletto per il blog Parole nel Cassetto. L'argomento sono i finali. Perché non andate a darci un'occhiata? Lo trovate qui. Daaai che questo mese è il mio compleanno.

sabato 25 agosto 2012

If you can do better, then do it.

 If you’re just a reader, someone outside the community of people who produce books, you can complain and criticize all you want. But once you decide to join the club, I think it’s time to take the high road. I think the appropriate thing to do is to try our darnedest to lift other writers up, not put them down. I think it’s best to try and honor the process of other writers, even if we can’t admire their work. And we need to acknowledge that if a “bad book” is selling, there must be people who like it. [T]he truth is, when we put down other writers, it sounds like we’re saying “I can do better than this” and it’s unattractive, no matter how true. If you can do better, then do it.

Rachelle Gardner

(via wordplay)

lunedì 20 agosto 2012

Parole nel Cassetto - News!

Lettori! Ma siete di nuovo qui? Ammettetelo, non riuscite proprio a staccarmi gli occhi di dosso.





E siamo pure su Facebook!

venerdì 17 agosto 2012

Parole nel Cassetto



Lettori! Ma cosa ci fate da queste parti? Non eravate in vacanza? Beh, io passavo di qui per darvi qualche link interessante.

Vi ricordate quel corso di scrittura creativa che vi avevo pubblicizzato qualche articolo fa? Bene, bravi, vedo che avete una buona memoria. Beh, abbiamo aperto una sfiziosissima pagina Facebook dove ci si può ingozzare di libri fino a scoppiare. Iscrivetevi e venite a divertirvi con noi. E già che ci siete, tenete d'occhio questo blog qui. Ci saranno presto delle gustose novità che potrebbero interessare a tutti quelli di voi che, oltre a essere meravigliosi lettori di questo blog, si dilettano pure a scrivere.

See ya!

lunedì 13 agosto 2012

Personaggi: caratterizzazioni

Giuseppe è ormai nonno. E' il penultimo di otto figli, suo padre faceva lo chef per un'importante famiglia della città, mentre la madre badava alla prole e faceva qualche lavoro di sartoria.
Durante la guerra si è ritrovato dalla parte della repubblica di Salò, e solo un amico partigiano che ha fatto rifugiare in Liguria tutta la famiglia ha permesso loro di salvarsi.
Laureato dopo la guerra in economia, conosce Carmen nella banca in cui lavora e decidono di sposarsi. Nascono quattro bambini, ma una muore giovane di leucemia. Si è ammalata mentre erano al mare: per tutto il resto della vita non ci andrà mai volentieri. I figli a loro volta si sposano e adesso ha anche cinque nipoti. Andato in pensione, decide di frequentare l'accademia di Brera e diventa un discreto acquarellista.
Ama la musica classica, che canticchia a mezza voce mentre ascolta dischi o cd. Ama citare commedie e film, ma anche poesie che ha imparato da bambino durante il periodo fascista.


lunedì 23 luglio 2012

La sentinella [Fredric Brown]


Letture estive per tutti i gusti!

La sentinella

Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato, faceva d'ogni movimento un'agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d'anni, quest'angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell'aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza intelligente della galassia... crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all'erta, il fucile pronto.
Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame...

giovedì 19 luglio 2012

Rasoio, forbici, bisturi, accetta

Allora, Cinquanta sfumature di grigio parla di ASPETTATE DOVE STATE ANDANDO STAVO SCHERZANDO.

Minchia se siete presi male, oh.

Tranquilli, oggi parleremo di tutt'altro, e nello specifico di macelleria narrativa. Fate la faccia entusiasta!


sabato 14 luglio 2012

Where are you going, where have you been? [Joyce Carole Oats]


Letture estive per tutti i gusti. Prima il testo originale e poi una traduzione di servizio.


Where are you going, where have you been?

domenica 8 luglio 2012

domenica 24 giugno 2012

Un giorno ideale per i pescibanana [J.D. Salinger]

Letture estive per tutti i gusti.

Un giorno ideale per i pescibanana




Long time no see


Ciao lettori!

Scusate se è un po' che non ci facciamo sentire, ma io e il giovane Parker siamo super prese dagli esami e dai soliti impegni da criminalità organizzata.

Ci faremo perdonare!

domenica 22 aprile 2012

Tutte le manie delle fanwriter: il punto di vista

Tutte le manie delle fanwriter
#1

L'argomento di oggi è il sesso.



Ora che ho ottenuto la vostra attenzione, possiamo parlare davvero di sesso. O per meglio dire, del sesso nelle fanfiction. Piantatela di fare la faccia del Rat Man e fate le persone serie! Qui si lavora, oh, mica si viene a perdere tempo. Viene, eh eh eh eh. Capita? Parlare di sesso, venire. Eh eh eh eh eh. Una battutina piccante per scaldare l'atmosfera, eh eh eh eh.

AHEM.

sabato 10 marzo 2012

KONY 2012


Firma la petizione qui.
Compra l'Action Kit qui.
Fai la tua donazione qui.

E condividi.

domenica 26 febbraio 2012

Corso di scrittura creativa - Melegnano (MI)


paginadopopagina s.r.l.
e la costituenda Associazione Culturale
organizzano un

Corso di
Scrittura Creativa

Dall’idea in testa alle parole in fila, l’avventura della creazione letteraria alla portata di tutti.


SERATA DI PRESENTAZIONE
AD INGRESSO LIBERO
GIOVEDÌ 1 MARZO 2012
ORE 20.30

Libreria Mondadori paginadopopagina
Via Zuavi 6/8 Melegnano

Info:


domenica 12 febbraio 2012

When we are together dancing cheek to cheek

,


Fanart di mia sorella in carriola (non è davvero su una carriola, è solo una buffonata) dedicata al TV's Top Couples 2012 Tournament! La coppia è Dean/Castiel del telefilm Supernatural. Intervistata, mia sorella dichiara "I regret nothing!"

Click for fun

E voi? State seguendo il concorso? Per quale coppia fate o facevate il tifo? Siete ancora in gara o siete stati sbattuti fuori da Glee? Il vostro OTP almeno era in gara? Raccontate! Raccontate!

Il vostro OTP sbattuto fuori da Glee
Ah, la canzone sulla quale Dean sta danzando è I don't wanna miss a thing degli Aerosmith. Che bocca assurda ha quell'uomo? Sul serio. 

Sondaggio!


Hello, readers!

Nel menù sulla vostra destra troverete un piccolo sondaggio fatto apposta per voi, per esprimere le vostre preferenze in merito agli articoli che vengono pubblicati su questo blog. Ogni volta che un lettore non risponde al sondaggio, una fata muore. O forse erano gattini, non ricordo... 

O forse non succede niente, ma ci farebbe comunque piacere sapere cosa ne pensate.

venerdì 10 febbraio 2012

Dagli al niubbo II - L'Impero colpisce ancora

Tanto tempo fa, in un archivio di fanfiction lontano lontano...


[1] Immaginate di trovarvi sulla spiaggia. C'è un bambino sul bagnasciuga che gioca col secchiello e la paletta, per costruire un bel castello di sabbia. Arriva un bambino più grande, guarda l'embrione di castello di sabbia che potrebbe essere anche una torta e PAM PAM PAM lo riduce in poltiglia saltandoci sopra. Guarda con odio  il bambino in lacrime e gli sibila "Tu questo lo chiami castello? Scommetto che quando dico 'merlo' tu capisci 'uccello'! Ah! Tu insozzi la categoria degli architetti!" E se ne va tutto orgoglioso di sé.

[2] Immaginate di aver accompagnato vostra nonna al Club dell'Uncinetto. La presidentessa guarda le presine da forno rosa sferruzzate dalla vostra nonnina la settimana prima. Le squadra con sufficienza e PAM PAM PAM le sbatte per terra e ci salta sopra con disprezzo. "Signora Lulli, le sembrano presine queste? Ha chiaramente saltato due punti e questa è più larga da un lato! Una schifezza! Non le farei usare nemmeno al mio cane! Si vergogni!"

L'uncinetto non è roba da signorine
Trovate le differenze:

immaginate di essere uno scrittore di fanfiction. Avete pubblicato una one-shot sulla vostra coppia preferita e state aspettando trepidanti una recensione. Gioia e tripudio, eccone una! La aprite per leggerla e PAM PAM PAM "Mh, cosa vedono le mie fosche pupille? 'A mangiato una mela', senz'acca??? Immagino che tu provenga del Regno dove l'acca davanti alla terza persona singolare del presente del verbo avere non si mette, meglio conosciuto come Ignorantolandia. Oserei dire che sei il Re del Regno degli Ignoranti, dato che qui ho visto anche un congiuntivo sbagliato e, ommioddio, qualcuno mi sciolga gli occhi con dell'acido: è un 'ke' al posto del 'che' quello che vedo lì? Ommiddio!"

Trovate. Le. Cazzo. Di. Differenze.

Sì, mio caro Recensore Rabbioso o Nazista Della Grammatica che dir si voglia. Quando lasci recensioni del genere, è esattamente così che sembri...


... un bulletto prepotente che distrugge i castelli di sabbia degli altri bambini. Wow! Quanto sei figo! Hai fatto brutto a dei ragazzini di tredici anni! Incredibile! Che coraggio!

I Paladini della Grammatica


Io giuro, giuro, GIURO che tutte le volte che leggo il sintagma "paladino della grammatica" mi viene voglia di mettermi a urlare. Paladino e dintorni, eh, perché anche quelli che si fanno chiamare "cavaliere, vendicatore, giustiziere, mia nonna in carriola DELLA GRAMMATICA" mi fanno venire giusto giusto su la bile e giù le braccia.

Ora. Parliamone. Lo so che sconvolgerò i più e atterrirò i meno, ma devo dirlo. Notiziona flash: le fanfiction stanno alla letteratura come i castelli di sabbia all'architettura. INCREDIBILE MA VERO.

NOOOOOOOOOooooo
EBBENE SÌ. Nascondete i bambini, mettete in cantina gli anziani, nell'armadio gli amanti e ingabbiate gli animali. Fare i "paladini della grammatica" andando a commentare in maniera sarcastica e feroce delle cazzo di fanfiction è esattamente come andare a fare pipì sui castelli di sabbia dei bambini al mare IN NOME DELL'ARCHITETTURA. Utile quanto lavare la macchina mentre piove e intelligente quanto usare il sapone intimo per lavarsi i denti. 

Ma vediamo di procedere con ordine. Chi sono questi Paladini della Grammatica? Perché la vostra Kukiness sta spruzzando bile tutt'intorno come neanche la bambina dell'Esorcista? C'entrano Orlando e Carlo Magno? SPIEGHIAMOCELO.

Cose che ho imparato guardando nell'Internet

Gli autoproclamatisi (va' che parolone) Paladini della Grammatica sono scrittori di fanfiction che vanno in giro per archivi e forum a rompere le palle a recensire in maniera sarcastica e feroce le peggio fanfiction (che loro definiscono fyccine e ci dovrei pure scrivere un articolo sulla sottile differenza tra fanfiction e fyccina ma non c'ho lo sbatti) che capita loro di incrociare mentre navigano bel belli. Io dico "capita di incrociare", ma voi dovete leggere "fyccine che vanno a cercarsi con il lanternino", perché i Paladini della Grammatica (da qui in avanti PdG perché sono stufa di mettermi a gridare tutte le volte che lo scrivo) provano un gusto sadico nel rimestare nel torbido e poi andare a fare a brandelli tutto quello che trovano. A volte si fanno chiamare PdG, altre volte con altri ameni soprannomi del genere, ma capita anche che non si affibbino nessuna etichetta in particolare.

I PdG sono una particolarissima categoria di lettori e di recensori. Si muovono in branco, come le iene, e vanno a prendersi gli gnu malaticci, quelli che non riescono a scappare, e li trascinano in mezzo al branco ancora mezzi vivi, perché sennò non c'è gusto. 

Espressioni intelligenti e rassicuranti
Lo gnu malaticcio è, ovviamente, la fyccina che dopo tanto rimestare hanno trovato da sbranare. Non agiscono da soli, prima gettano la carcassa nella polvere e se ne stanno un po' lì a ridere istericamente tra loro. 
"Oddio, hai visto che roba? Com'è malaticcio questo gnu. Hai visto che gambe storte? E come puzza. E il pelo? Che schifo questo pelo tutto incrostato di polvere. Ehi, correte, venite a vedere questo gnu schifoso e puzzolente, venite a insultarlo anche voi!"
"Mamma mia, sì, che schifo." *stuzzica con bastoncino* "Non vedevo una roba così dai tempi dell'ultima carcassa di montone pestifero che ci hai portato."
"Anche a me fa schifo!"
"Anche a me!"
"A me pure! Vergogna! DIsgusto! Fai schifo, gnu!"
E se ne stanno lì, a bearsi del fatto che loro i congiuntivi sì che li conoscono, e loro mai e poi mai metterebbero una kappa al posto della c, giammai!, che vergogna! Dopo aver insultato lo gnu per un po', alzando la posta magari citando altri gnu schifidi, una delle iene decide che basta!, non si può più vedere!, non si può lasciare quello gnu a insozzare la Savana (detta anche Fandom). E allora giù di recensioni, perché sì, perché è così che si fa, sono cose che non si possono tollerare e si devono EPURARE COL FUOCO.

Nessuno si aspetta l'Inquisizione Spagnola!
Cercherò di scrivere questa recensione in modo che tu la capisca, ok? Tu e il tuo cervellino da bimbominkia che ti ritrovi. Hai presente quella "a", lì, tutta sola, che hai messo vicino a "mangiato" nella frase "a mangiato una mela"? Ecco, lo so, è molto difficile da capire, ma prima della "a" ci vuole una "h". Sto andando troppo veloce per te? Rallentiamo?
Io voglio sperare che tu non abbia più di dieci anni o che tu sia straniera, perché queste cose sono inconcepibili. Ah, no, aspetta, magari sei Benjamin Button e più invecchi più il tuo cervello regredisce. Solo questo spiegherebbe lo sfacelo di tempi verbali che ho trovato nella tua storia, se "storia" si può definire questo obbrobrio.
Cioè, scusa, ma abbiamo letto lo stesso libro? Draco che sta con Hermione? Ah, magari tu hai letto solo la versione di Geronimo Stilton - perché almeno Geronimo Stilton lo hai letto, vero?, o guardavi solo le figure? - no, perché nella versione che ho letto io Draco diciamo che un pochino odia i Mezzosangue? Ma giusto un filo, eh, non preoccuparti. Ah, e sempre nel libro che ho letto io si dice "Hogwarts", non "Hogwart". Ma tanto non è importante, no? I nomi delle cose, riguardarsi i libri... no, eh?
Potrei andare avanti all'infinito, ma non voglio.

Ma io lo faccio per il loro bene

I PdG hanno questo strano concetto di "recensione negativa": "Ma no, vedi, io umilio pubblicamente l'autore, lo derido con i miei amichetti su Facebook, lo insulto e lo inserisco nella lista delle cento fanfiction peggiori della storia PER FARLO MIGLIORARE". 

Fa più male a me che a te

Io li chiamo PdG "Cuore d'Oro". Loro lo fanno con intento pedagogico, capite? La loro missione è andare a cercare le fyccine brutte brutte brutte in modo assurdo per gettare ai poveri autori digiuni di grammatica un po' di briciole del loro sapere. Altra notizia flash

(e mi piacerebbe che a questo punto tratteneste tutti il fiato, il pianista smettesse di suonare, i giocatori di poker facessero cadere le carte e il barista mettesse mano al calcio del fucile sotto il bancone perché non si sa mai)

c'è una grande, grandissima, immensa, ABISSALE differenza tra lasciare una critica costruttiva e mettere qualcuno alla berlina.

Se il vostro intento è insegnare qualcosa a qualcuno, dovete mettervi nell'ordine di idee che dandogli - esplicitamente o implicitamente - dell'idiota/dell'ignorante/del deficiente/del ritardato/ecc. ecc. può darsi, e dico può darsi, che l'oggetto della vostra critica, invece di assimilare l'informazione e di imparare, 1) si offenda o 2) si dispiaccia e si senta umiliato e per questo cancella la storia e/o smette di scrivere. E non impari niente.

Mettetevi nei panni di questi autori CINQUE MALEDETTISSIMI MINUTI. Non lo fanno apposta. Sì, esistono i troll che scrivono fanfiction orride apposta giusto per vedervi imbizzarriti come puledre pazze (sì, lo fanno proprio per voi PdG,  mica per me che me ne sbatto altamente), ma io sto parlando di quelli in buona fede, di quelli che scrivono così perché sanno scrivere solo così. Non è un compito in classe, non è il loro lavoro, non è un saggio da pubblicare, è solo una fanfiction. Si sono messi lì cinque minuti, hanno scritto una paginetta senza rileggere, si sono divertiti un mondo e hanno pubblicato, così, perché sì, perché è il loro hobby. Secondo voi, vedersi dare degli idioti e dei ritardati perché hanno sbagliato un congiuntivo li aiuta davvero a imparare a inserire i congiuntivi? 

Se un tizio per strada vi gridasse "Abbrutta vacca! Guarda che blu e marrone fa il cafone, che cazzo di accostamento cromatico hai scelto di indossare? Sei daltonica? Scema di merda! Se non ti sai vestire, non uscire!" vi aiuterebbe a migliorare il vostro senso estetico? Magari il tizio c'ha ragione e avete scelto un abbinamento di colori davvero sbagliato, ma ONESTAMENTE dopo esservelo sentito dire così vi mettereste una mano sulla coscienza e direste tra voi e voi "Caspita, quel burbero sconosciuto ha ragione! Ho sbagliato! D'ora in poi farò più attenzione a ciò che indosso! Grazie, burbero sconosciuto, mi hai fatta diventare grande."

DAVVERO?


Ma io mica li ho insultati! Non ho usato parolacce, io

Ebbeh, certo, perché sono solo le parolacce che insultano le persone, no? Bravo, giusto.

Sì, ma quella fyccina è proprio brutta brutta brutta in modo assurdo, è mostruosa, è uno stupro alla grammatica!

Allora, prima di tutto: stupro alla grammatica checcosa? Quale parte di "scrivere fanfiction non è fare letteratura" non hai capito? Il non, immagino. Beh, ripetiamolo. Scrivere fanfiction non è fare letteratura. "Epurare" il fandom dalle fyccine non è un passo in avanti verso la lingua perfetta. Vogliamo anche spiegare perché? PERCHÉ, mio caro PdG, perché il tizio che ha scritto la fyccina immonda con tutte le c trasformate in k e con i congiuntivi sbagliati e i personaggi OOC magari toglierà pure la fanfiction dal tuo archivietto perfetto, ma non avrà imparato un tubo marcio e continuerà a scrivere le k al posto delle c e a sbagliare congiuntivi e a immaginare i personaggi OOC. Il che essenzialmente è come nascondere un mucchio di spazzatura con un telo, che così mica si vede. Uguale.

Togli quel telo dalla mia faccia!

E poi di tutto: sì, hai ragione, quella fanfiction è scritta proprio male. Respira profondamente, conta fino a dieci, e decidi: 

1) ci tieni che l'autore migliori e impari a non sbagliare più i congiuntivi. Perfetto. Armati di pazienza e lasciagli una recensione costruttiva. Attenzione: recensione costruttiva non è sinonimo di merda spacciata per cioccolato.

Questa non è una recensione costruttiva:
Bellissima la tua fanfiction!!! C'è qualche errore qua e là, ma piccolo piccolo, tipo che passi dal presente al passato nella stessa frase, ma chi sono io per giudicarti? Nessuno è perfetto! Tanti baci e tanti saluti.
Questa è una recensione costruttiva:
La tua fanfiction non mi è piaciuta, perché purtroppo ci sono molti errori che impediscono al lettore di godersi la lettura. Sta' attenta alla punteggiatura: la virgola non separa mai il soggetto dal verbo di riferimento! E attenta anche alle "h": il verbo avere vuole l'acca, mentre la preposizione non la vuole (esempio: "Erica ha visto un bel film", "Andiamo a nuotare in piscina). 
Non dovete trattarli come ritardati. Potete spiegare benissimo cosa c'è che non va senza usare un tono supponente e senza dare implicitamente (o esplicitamente) all'autore dell'ignorante.

2) ci tieni che l'autore non sbagli più, ma non hai il tempo/la voglia di lasciare una recensione costruttiva approfondita. Non recensire. Non è difficile. Non è che a scrivere una recensione piccata prende meno tempo, eh. 

Oppure, terza opzione, che poi è anche un'altra notizia flash, quindi preparate le scialuppe e le stanze antipanico:

3) realizzi che forse forse non tutti scrivono per lo stesso motivo e andare a fare le pulci a uno sui congiuntivi sbagliati in una fyccina è come andare da un bambino a fargli notare che la merlatura del suo castello di sabbia non è esattamente simmetrica.


Prima di imbizzarrirvi come puledre pazze per quello che ho detto, cerchiamo di capirci. Io sono una grande fan dello scrivere e del parlare bene. Faccio la beta-reader con piacere e la editor free lance a tempo perso. Gestisco laboratori di scrittura creativa e quando scrivo qualcosa mi piace farlo al massimo delle mie capacità e bla bla bla. Mi rendo conto, però, che non tutti scrivono perché amano scrivere. Come ho già detto altrove, può darsi che uno scriva perché gli piace immaginare Naruto e Sasuke in spiaggia che si spalmano la crema solare sulle (s)palle. 

La fanfiction ha poco e niente a che fare con la letteratura. Ci sono le dovute eccezioni: c'è chi sogna di scrivere e scrive anche fanfiction, come c'è chi ama l'architettura e studia per diventare architetto e costruisce anche castelli di sabbia. C'è chi lo fa perché gli piace fare le cose per bene, chi lo fa perché così spera di esercitarsi e di migliorare, non lo metto in dubbio. Però c'è anche chi costruisce castelli di sabbia perché ha cinque minuti e un secchiello e una paletta e non ha nient'altro da fare - non può fare il bagno perché ha mangiato un panino con la porchetta due minuti fa. 

Può darsi, quindi, che anche se siete educatissimi e pacatissimi e lasciate una recensione costruttiva impeccabile, può darsi comunque che l'autore vi risponda "sì, grazie, un giorno lo farò vedere a un beta-reader" e poi non lo fa. Come un bambino con secchiello e paletta, di fronte al vostro giustissimo appunto "le finestre sono sproporzionate rispetto alla porta", farebbe spallucce e continuerebbe a scavare il suo fossato.  Capita.

Non esiste solo la grammatica. Se proprio proprio vogliamo fare quelli che si incazzano e ritengono le fanfiction un'espressione di elevata letteratura, allora dovremmo parlare di stile, di tecnica narrativa, di struttura... però, stranamente, i PdG fanno fuoco e fiamme solo per la grammatica. E io ho una teoria a riguardo.

Ammettiamolo

Secondo me, ai cosiddetti PdG piace fare la voce grossa con i niubbetti. È la loro kink. Gli piace fare quelli che hanno capito tutto solo perché hanno una grammatica a portata di mano e già alle medie sapevano che non si usa la k al posto della c. Gli piace fare quelli che "s'intendono di scrittura" e allora si appigliano a una delle poche cose (più o meno) certe della pratica della scrittura, la grammatica, e la applicano come il Vangelo, in maniera un po' ovina, ottusa, perché sì, perché è più facile gridare "allo stupro! orrore!" quando si tratta di virgole che quando si tratta di tecniche narrative.



Diciamoci la verità: lo so che, di solito, dietro a storie scritte con i piedi ci sono trame altrettanto esili e sforacchiate, ma personalmente, e sottolineo PERSONALMENTE, preferisco diecimila volte una storia interessante con qualche congiuntivo sbagliato piuttosto che una storia scritta in maniera impeccabile dal punto di vista grammaticale ma appassionante quanto il Circolo dell'Uncinetto di Sussummano di Sotto. 

La grammatica in un racconto non è tutto. È la superficie, è una conditio sine qua non (se scrivete una storia illeggibile, per quanto interessante, sai com'è, È ILLEGGIBILE), ma c'è anche dell'altro sotto. Gli scrittori questo lo sanno, lo sanno anche quelli che vorrebbero essere scrittori, mentre gli scriventi, le iene, quelli che si fanno forti delle proprie conoscenze per umiliare quelli che non le hanno, no. Non lo sanno. 

Quindi

Dite la verità. Ammettete che vi piace umiliare gli altri, che vi piace fare la voce grossa su internet e che vi piace farlo in nome della grammatica perché così vi sentite intoccabili. È comunque triste e inutile, ma almeno è onesto. Smettetela di farvi chiamare Paladine, Giustiziere, Cavaliere, Patrone, Matrone o quello che siete, e datevi l'etichetta che vi meritate, cioè BULLO. Almeno uno sa cosa aspettarsi.

Ho usato anch'io il tono da bullo, vediamo se così capiscono quanto è piacevole 

mercoledì 8 febbraio 2012

Il circo della notte


Su EFP, scade oggi il concorso sul libro Il Circo della Notte, di Erin Morgenstern.


Copertina del romanzo


Il regolamento prevedeva di scrivere una fanfiction basandosi sul primo capitolo del libro (una decina di pagine). Nulla vietava di leggere tutta la storia, ma non sarebbero state considerate OOC o non valide storie che non tenessero in considerazione i capitoli successivi. Non solo, ci si poteva ispirare anche a una generale "atmosfera" che le pagine trasmettevano.
Nelle prime sei pagine (scaricabili in PDF dal sito che ho linkato sopra o anche da EFP), abbiamo questa scena: si sa che c'è un circo misterioso, il Cirque des Reves (circo dei sogni) che appare all'improvviso nel suo tendone bianco e nero. L'unico cartello fuori dalla cancellata recita:
Apre al Crepuscolo
Chiude all'Alba

Il primo pezzettino è scritto in seconda persona singolare, come se lo scrittore si rivolgesse al lettore/spettatore del circo, in procinto di entrare. Qualche immagine generica di circo (caramello, zucchero filato, lustrini...) e la promessa di trovarsi in un posto magico. Passiamo a una narrazione in terza persona, dove facciamo la conoscenza di Hector Bowen detto Prospero, un famoso incantatore. Al detto soggetto viene recapitata una figliola, Celia, la cui madre si è suicidata. Lui non solo accoglie la notizia con un certo fastidio, ma dà della scema alla madre della bambina e commenta sarcasticamente che avrebbe fatto meglio a chiamarla Miranda, con dotto rimando alla Tempesta di Shakespeare. La bambina non è molto più entusiasta del padre e gli fracassa una tazzina con lo sguardo, dando prova di possedere poteri magici. Tiene anche a precisare che a lei piace Celia come nome e che non ha intenzione di farsi chiamare Miranda.

Questo, in breve, il materiale su cui costruire la fanfiction.
Andando a leggere le circa 150 storie che sono state pubblicate su EFP per il concorso, ho notato alcuni particolari ricorrenti nelle storie.

1. Temi
Che domande, il tema è il circo!
Su questo, le storie non mostrano molte eccezioni: sono quasi tutte ambientate nel circo o comunque legate a quell'ambiente. Quelle che fanno eccezione appartengono a una categoria abbastanza definita, di cui parlerò dopo.
Nel circo, le autrici si sono spaccate a metà: quelle che hanno deciso di mostrarci uno spettatore e quelle che hanno scelto gli occhi di un "lavoratore" del Cirque des Reves.
Nella prima categoria, purtroppo,tutte le storie cadono nello stesso-identico-cliché: lo spettatore arriva, è cinico e diffidente, accade un qualche tipo di magia e si convince di trovarsi in un ambiente magico ed onirico. Su questo punto, non ricordo più le volte in cui ho letto alla fine della fic "Perché questo è un sogno." "Perché la vita è un sogno." "Era sogno o realtà?" e altro su questa scia. Le autrici dimostrano di aver capito bene che ci troviamo nel Circo dei Sogni, a quanto pare.
Però.
Insomma, uno spettatore in un circo meraviglioso vedrà delle cose, beh, meravigliose, no? Cose degne di essere descritte nei minimi dettagli.
No.
Vede "portenti, magie, prodigi, incanti, colori, nastrini". Insomma, non vede una mazza. Racconta di aver visto cose fighe, ma il lettore si sente preso in giro. Come se un vostro amico, reduce da un'esperienza del genere, vi raccontasse dello spettacolo così:

- Allora, il circo?
- Bello! Sublime! Magico!
- Che fortuna! cosa hai visto?
- Eh, magie.
- Sì, ma che tipo di magie?
- Magie STUPEFACENTI!
-...

Nella seconda categoria, lo confesso, speravo con tutto il cuore di trovare molta più inventiva sui circensi che lavorano in un circo così particolare. Insomma, hai un circo magico, sbizzarrisciti! Mi aspettavo scenari alla Big Fish, per intenderci.

dove sono le gemelle siamesi?

Con mio sommo scorno, le storie che parlano di artisti, che descrivono numeri strani, insomma che mostrano un minimo di fantasia da parte dell'autore sono pochissime. Per pochissime intendo meno di 10 su 150.
E le altre? Beh, le altre parlano di Celia e Prospero. Per essere più precisi:
- Prospero scocciato da Celia
- Prospero inizialmente scocciato da Celia ma che poi le vuole bene
- Prospero che si ricorda di voler bene alla madre di Celia ed è tanto triste
- Prospero che litiga con Celia (per il nome, sempre per il maledetto nome)
- Prospero che litiga con Celia ma riconosce che brava maga è e le cede il timone
- Celia cresciuta incontra l'amore
Che, per carità: sono due maghi potenti, ne avresti di magie da inventare per mostrare l'addestramento di Celia o il potere del padre. Bene, il problema è proprio in quel mostrare: nelle storie (fa eccezione la sopracitata decina) non c'è traccia di incantesimi. E' tutto un "fece un incanto potentissimo" "vide cose meravigliose" "Era capace di grandi prodigi". Quali? Trasformare gli spettatori in scimmie o far spuntare conigli dal cappello? Forse accendere la scintilla della fantasia nella mente degli autori, quello sarebbe un grande incanto...

siore e siori, grandi prodigi!

La categoria a parte, di cui parlavo prima, è composta dalle storie che hanno voluto approfondire la figura della madre di Celia.
*sospiro*
Diciamo che non brillano per inventiva. Diciamo che in una parte consistente (che espressa in numeri sarebbe 99,9%) ci sono una donna disperata e povera che non sa come badare alla figlia, così la affida con gli ultimi soldi al padre. C'è la figlia che capisce e si fa adulta di colpo, la madre che piange, il Destino Porco Bastardo... e badilate di noia.
In molte storie la madre non si suicida, finge solamente di farlo. In altre (oh, un minimo di inventiva!) una creatura sovrannaturale. Queste sono le uniche storie in cui si esce dall'ambiente del circo. Finiscono sovente con la lettere che Madre scrive a Prospero.

2. Frasi
Posso capire che, con dieci paginette come guida, uno si attacchi alle citazioni per rimanere in tema. Però che ci si attacchi a pappagallo è svilente.
Poche fanfiction si fanno mancare la citazione del cartello che accoglie i visitatori del circo, piazzata lì e poi dimenticata (al massimo si chiedono tutti "Che vuol dire?" Ma che vuoi che voglia dire! Gli spettacoli saranno di sera, citrullo!).
I sogni. Benedetti sogni, citati in lungo e in largo. Credo di aver riletto tutte le frasi fatte sui sogni, in questi due giorni. Si salvano alcuni usi intelligenti della citazione di Shakespeare "Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni".
Lo spettatore che se ne va chiedendosi se è stato tutto un sogno, invece, lo darei in pasto a Sandman.

3.Stile
Se un'americanza fa la figa e usa la seconda persona (a mio parere male, ma vabbè, non è una recensione del libro) non è che chi lo fa acquisisce per osmosi l'atmosfera del libro.
Ho notato molte storia scritte in seconda persona. Personalmente la narrazione non ci guadagna, anzi, io provo un senso di fastidio di fronte a questo stile. Cattiva idea da copiare.

che vuoi da me? Perché mi tiri in ballo, signor autore?

Tirando le somme, posso solo notare con un po' di tristezza come gli spunti che gli autori hanno sviluppato per il contest ruotano attorno a pochi, noiosi cliché.
Anche se la storia, come potenziale, permetterebbe un uso smodato della fantasia.
Peccato.