mercoledì 12 gennaio 2011

Magic Never Dies, capitolo 16


Harry impegnò tutte le forze che gli erano rimaste per un ultimo sguardo a Grimmauld Place. Era arpionato a letto. Cercò alla cieca Ron e Hermione, per pregarli di dargli ancora un po' di tempo prima di somministrargli la pozione. Aveva bisogno che Hermione eseguisse ancora quella cosa del Percutio, subito.Immediatamente.
Ti prego...
Udì Hermione piangere e quel suono lo sconvolse. Le stava facendo del male, la stava spaventando, ma era così vicino all'horcrux, poteva praticamente vederlo, poteva... ti prego, non piangere.
La udì dire a Ron di tenerlo fermo, e capì che voleva versargli la pozione in gola. Allungò le mani alla cieca e trovò i polsi di Ron. Li strinse così forte che lo sentì imprecare. Non aveva mai avuto con Ron il legame che aveva avuto con Hermione, la legilimanzia con lei era sempre stata una passeggiata, non doveva nemmeno sforzarsi. Non aveva nemmeno bisogno di guardarla negli occhi, ma ora non poteva permettersi questo lusso nemmeno con Ron, e il contatto fisico doveva bastargli. Doveva concentrarsi intensamente su Ron, scagliare l'incantesimo nella mente e sperare che tutte quelle sue nuove abilità non lo abbandonassero proprio in quel momento.
«Hermione, aspetta...» disse Ron improvvisamente.
Andiamo, Ron, FORZA, ti prego...
«Fai ancora quella cosa. La perc-quello che è. Penso che abbia funzionato, vuole che tu lo faccia ancora.»
Hermione non fece domande e non esitò, non si chiese perché a Ron e non a lei. Oh e quanto la stava amando per questo. La udì castare di nuovo Excrucio, sentì la bacchetta muoversi a cercare Voldemort, per trovarlo nascosto dietro ai suoi occhi.
«Ron, non posso, non lì, e se io...»
Fallo, gridò Harry attraverso Ron.
«Fallo!» esclamò Ron, sorprendendo anche se stesso.
«Percutio!» incantò frettolosamente Hermione, chiudendo gli occhi mentre lo faceva.

Nessun commento: