giovedì 20 gennaio 2011

Magic Never Dies, capitolo 17





Un'ombra scura saettò sulle loro teste, seguita da una nuvola di fuoco piovuta dal cielo. Era ovunque; non si capiva neppure da che parte scappare. Udì la voce di Harry e obbedì confusa al suo ordine di gettarsi nella neve oltre il sentiero e rotolare. Si buttò nella neve alta, melmosa e fredda, e vi ci sprofondò. Qualche istante dopo delle braccia forti la sollevarono e la spinsero ancora più distante dal sentiero, verso un gruppo di pini coperti di neve. Hermione caracollò in avanti, un po' correndo e un po' trascinandosi, finché Harry non si fermò abbastanza a lungo per raccoglierle le gambe con un braccio e trasportarla per ciò che restava da percorrere. Raggiunsero correndo il limitare degli alberi e caddero a terra, rotolando su un fitto tappeto di aghi di pino, annaspando alla ricerca d'aria con i polmoni che bruciavano per lo sforzo. Un momento o due dopo arrivarono anche Ron e Luna, spintonati dai colpi decisi del muso scheletrico di Xavier. Anche loro erano ansanti ma fortunatamente incolumi, eccetto per una piccola bruciatura sul dorso di una delle mani di Luna.
«Quello era un drago,» disse Ron, e Hermione fu colpita dal suo sogghigno e da quanto sembrasse calmo.
Harry annuì, ancora ansante. «È per questo che Xavier voleva portarci alla caverna,» riuscì a dire.
«Avresti dovuto dircelo,» lo rimproverò Ron. «Un altro paio di alitate e qui ci ritrovavamo arrostiti. Siamo dannatamente lenti nella neve, praticamente serviti su un piatto d'argento.»

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