lunedì 24 gennaio 2011

«Le tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu», di Walter Moers


Sarei esistito solo per un motivo: amare l'orsetta blu. L'avrei difesa con le unghie e con i denti contro ogni pericolo avesse osato contrapporsi alla nostra felicità: avrei strappato  il cuore al pericolo, se ne avesse avuto uno, e l'avrei mangiato crudo. Sarei stato capace di far bollire l'oceano a fuoco lento sino a ridurlo a un brodetto di pesce usando solo le fiamme del mio amore. Avrei voluto fermare il percorso del mondo, riavvolgerlo come un nastro e farlo poi scorrere di nuovo soltanto per rivedere ancora una volta il gesto con cui si infilava la margherita dietro l'orecchio. Di una cosa sola, ne ero sicurissimo, non sarei mai stato capace: rivolgere la parola all'orsetta blu.

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